Origini diplomatiche

Anche se venne innescata il 28 giugno 1914, dall'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria, le origini della guerra giacciono nel complesso delle relazioni tra le potenze europee tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

La Guerra Franco-Prussiana del 1870-71 aveva portato non solo alla fondazione di un potente e dinamico Impero Germanico, ma anche a un'eredità di animosità tra la Francia e la Germania, a seguito dell'annessione a quest'ultima dei territori francesi di Alsazia e Lorena. Sotto la guida politica del suo primo Cancelliere, Otto von Bismarck, la Germania assicurò la sua nuova posizione in Europa tramite l'alleanza con l'Impero Austro-Ungarico e a un'intesa diplomatica con la Russia.

L'ascesa al trono (1888) dell'Imperatore Guglielmo II portò sul trono tedesco un giovane governante determinato a dirigere da se la politica, nonostante i suoi dirompenti giudizi diplomatici. Dopo le elezioni del 1890, nelle quali i partiti del centro e della sinistra ottennero un grosso successo, e in parte a causa della disaffezione nei confronti del Cancelliere che aveva guidato suo nonno per gran parte della sua carriera, Guglielmo II fece in modo di ottenere le dimissioni di Bismarck.

Gran parte del lavoro dell'ex-cancelliere venne disfatto nei decenni seguenti, quando Guglielmo II fallì nel rinnovare gli accordi con la Russia, permettendo alla Francia repubblicana l'opportunità di concludere (1891-94) una completa alleanza con l'Impero Russo. Ma il peggio doveva ancora venire, Guglielmo intraprese (1897-1900) la creazione di una Marina militare in grado di minacciare il secolare predominio navale britannico, favorendo l'Entente Cordiale Anglo-Francese del 1904 e la sua espansione (1907) che portò all'inclusione della Russia.

La rivalità tra le potenze venne esacerbata negli anni 1880 dalla corsa alle colonie, che portò gran parte dell'Africa e dell'Asia sotto la dominazione europea nel successivo quarto di secolo. Anche Bismarck, un tempo esitante sull'imperialismo, divenne un sostenitore dell'Impero d'oltremare, aggiungendo alla tensione Anglo-Tedesca le acquisizioni della Germania in Africa e nel Pacifico, che minacciavano di interferire con gli interessi strategici e commerciali britannici. Il supporto di Guglielmo all'indipendenza del Marocco dalla Francia, il nuovo partner strategico della Gran Bretagna, provocò la Crisi di Tangeri del 1905. Durante la seconda crisi marocchina (o Crisi di Agadir 1911), la presenza navale tedesca in Marocco mise di nuovo alla prova la coalizione Anglo-Francese.

Un ingrediente chiave dell'emergente polveriera diplomatica, fu la crescita delle forti aspirazioni nazionalistiche degli stati balcanici, ognuno dei quali guardava a Germania, Austria-Ungheria o Russia per ottenere supporto. La nascita di circoli anti-austriaci in Serbia, contribuì a un ulteriore crisi nel 1908 riguardante l'annessione unilaterale della Bosnia ed Erzegovina da parte dell'Austria, oltre alla pressione tedesca per forzare un umiliante declino da parte della Russia, indebolita dalla sconfitta del 1905 contro il Giappone e dai susseguenti disordini rivoluzionari.

L'allarme per l'inaspettatamente rapido recupero della Russia dopo il 1909, alimentò i sentimenti dei circoli di governo tedeschi a favore di una guerra preventiva che spezzasse il presunto accerchiamento da parte dell'Intesa, prima che il riarmo russo potesse far pendere la bilancia strategica contro la Germania e l'Austria-Ungheria. Per il 1913 sia la Francia che la Germania stavano pianificando di estendere il servizio militare, mentre la Gran Bretagna era entrata in una convenzione navale e in colloqui militari con la Francia, negli anni precedenti.